RAPPORTO TRA SOCIETÀ E MEDICINA
Veniamo a conoscenza, purtroppo con ritardo, che il direttore del British Medical Journal, Richard Smith, in un suo editoriale del 1999, ha sintetizzato quelle che secondo lui sono le esigenze irrinunciabili dell’informazione che deve essere fornita all’opinione pubblica, e più precisamente sono:
- la morte è inevitabile;
- la maggior parte delle malattie gravi non può essere guarita;
- le protesi artificiali ogni tanto si rompono;
- gli ospedali sono luoghi rischiosi;
- anche il più capace dei medici non può evitare l’errore e l’insuccesso;
- ogni medicamento ha effetti secondari;
- molte delle cure danno solo benefici marginali e altrettante non hanno effetto;
- gli screening producono anche falsi positivi e falsi negativi;
- esistono modi migliori di spendere i soldi nella sanità.
Preso atto di tutto questo, non si può non evidenziare l’importanza di rivedere le consuetudini del rapporto tra società e medicina. Ciò richiede da parte della medicina un notevole sforzo di sincerità, indubbiamente difficile per ragioni tecniche, anzitutto, ma anche per ragioni psicologiche non trascurabili. Tuttavia, tale sforzo deve essere necessariamente compiuto e gli organi di informazione devono contribuirvi, abbandonando ogni tentazione alla facile accusa che è tra i principali ostacoli che inibiscono la sincerità dei medici.